BIO-ON S.P.A.

Bio-on è stata  fondata nel 2007 da  Marco Astorri e Guido Cicognani, come azienda operante nel settore delle bio-tecnologie cercando di rivoluzionare il mondo della plastica attraverso soluzioni completamente naturali.
Il 24 luglio del 2019   Quintessential capital management, fondo azionario ribassista di New York, accusa  Bio-on di essere “un castello di carte” fondata su una  “tecnologia improbabile”, con “fatturato e crediti simulati”, ed una   situazione finanziaria precaria e irregolare. Una forte tempesta mediatica e finanziaria che fa precipitare la società: le azioni crollano, il titolo viene  sospeso. Alcuni mesi dopo arriva l’inchiesta giudiziaria: la procura di Bologna attua  misure severe per tre uomini chiave del gruppo .
Nel dicembre 2019 viene dichiarato il fallimento e l’azienda viene affidata ai due curatori che la stanno guidando verso il bando di vendita; il 28 luglio è prevista la seconda asta, essendo la prima, svolta il 5 maggio, andata deserta.
Di questo nucleo prezioso restano in piedi la società che si occupa dei brevetti e la Bio-on plants srl, il cuore della produzione di bioplastica che sorge a  Castel San Pietro Terme, un nucleo di eccellenza dove lavorano ricercatori e professionisti ad alto livello. Poi, un anno fa, lo scoppio della pandemia mette in stand by la procedura fallimentare e l’impianto va avanti per l’ordinaria amministrazione con poche decine di dipendenti e i curatori fallimentari che garantiscono la manutenzione degli impianti.
Il 14 luglio 2021, dinanzi al Tribunale di Bologna, è fissata l’udienza del processo penale relativo al caso Bio-on.
Tra i dieci imputati, oltre all’ex Presidente del CDA ,figurano anche altri ex amministratori e componenti del collegio sindacale, oltre a due revisori contabili, dipendenti, rispettivamente, della società di revisione Pricewaterhouse Cooper S.p.A. e della società di revisione EY S.p.A.
E’ quindi possibile agire anche  nei confronti delle due società di revisione, quali responsabili civili, con una dotazione patrimoniale ampiamente in grado di far fronte alle richieste risarcitorie.
Agli imputati sono ascritti i reati di manipolazione del mercato e di false comunicazioni sociali, perché, secondo l’accusa, diffondevano o comunque contribuivano a predisporre notizie false sulle condizioni economiche, patrimoniali e finanziarie della società utili a provocare il sensibile aumento del prezzo delle azioni della società ; inoltre esponevano a bilancio o comunque consentivano che altri esponessero a bilancio fatti materiali non corrispondenti al vero e omettevano di esporre fatti materiali rilevanti, in modo concretamente idoneo ad indurre altri in errore sulla consistenza dei ricavi realizzati e dunque sulle dimensioni nette del patrimonio della società.
Gli investitori in azioni Bio-on hanno quindi, finalmente, la possibilità di agire per ottenere il risarcimento del danno, facendo valere le proprie ragioni .
Per maggiori informazioni : info@dirittieuropei.com oppure contattare +39 0422 1575910
(immagine di “Wired.it”)
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