Conosci la Legge Pinto? Potresti aver diritto a un cospicuo risarcimento
Istituita il 24 Marzo 2001, la Legge Pinto è stata introdotta per indennizzare tutti coloro i quali sono “vittime” di un processo di irragionevole durata. Si applica a tutte le controversie civili, procedimenti penali, amministrativi, tributari e a procedure fallimentari, è esclusa l’applicazione a tutti i procedimenti che si svolgono davanti a organi di giustizia privata (per esempio, ricorso presso Arbitro delle Controversie Finanziarie). I termini di ragionevole durata oltre i quali è possibile richiedere il risarcimento sono i seguenti:
- 3 anni per i procedimenti di primo grado.
- 2 anni per i procedimenti di secondo grado.
- 1 anno per il giudizio di legittimità.
- 3 anni per i procedimenti di esecuzione forzata.
- 6 anni per le procedure concorsuali.
In ogni caso, il termine ragionevole è rispettato se il giudizio viene definito in modo irrevocabile in un tempo non superiore ai 6 anni.
A quanto ammonta il risarcimento? L’importo da riconoscere al ricorrente è compreso tra i 400 e gli 800 euro all’anno e varia a seconda del danno patrimoniale e non patrimoniale subito nel periodo eccedente la durata ragionevole del processo.
La competenza a decidere sui ricorsi avviati per la Legge Pinto spetta al Presidente della Corte d’Appello competente nel distretto in cui ha sede il Giudice dove si è svolto il giudizio di primo grado. E’ necessario fare ricorso tassativamente entro 6 mesi dalla fine del procedimento, oppure a procedimento in corso se sono stati già superati i termini di ragionevole durata.
Facciamo un esempio: è in corso una causa civile e a distanza di 5 anni il Giudice deve ancora emettere la sentenza di primo grado. In questo caso posso già avvalermi della Legge Pinto e presentare ricorso al Presidente della Corte d’Appello, poiché sono stati superati di due anni i termini di ragionevole durata del primo grado di giudizio.
Oppure, lo stesso procedimento è terminato dopo 10 anni affrontando tutti i gradi di giudizio: posso fare ricorso entro i 6 mesi dal termine dello stesso e ottenere un risarcimento per i 4 anni di superamento dei termini. In questo caso avrò diritto a un importo che oscilla dai 400 agli 800 euro per ognuno dei quattro anni, per un totale minimo di 1600 euro e massimo di 3200 euro.
A Treviso, sul portale dei creditori, risultano aperti alcuni fallimenti dall’anno 2004: coloro che sono stati emessi al passivo di queste procedure fallimentari avrebbero diritto, con l’applicazione della Legge Pinto, a un risarcimento per addirittura 13 anni di irragionevole durata!
Se ti riconosci in questa casistica oppure pensi di aver diritto di usufruire della Legge Pinto contattaci, il nostro team di consulenti e legali cureranno l’iter per ottenere il tuo risarcimento.
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